"Ti aggiusto io": sindrome della crocerossina e pretese narcisistiche
- Dott.ssa SerenaTomassetti
- 6 nov 2023
- Tempo di lettura: 3 min
"I will try
to fix you"
- Coldplay
La sindrome della Crocerossina è un termine colloquiale utilizzato per descrivere un comportamento di aiuto eccessivo, in cui una persona si sente costantemente in dovere di prendersi cura degli altri, a volte a discapito delle proprie esigenze e benessere. Pur non essendo un disturbo psicologico vero e proprio, le persone che presentano questa caratteristica possono auto-attribuirsi il ruolo di risolvere i problemi degli altri, di essere sempre disponibili per aiutare e di sacrificare il proprio tempo e le proprie risorse per gli altri. Possono presentare difficoltà a mettere dei confini o a dire di no, per paura di apparire egoisti o poco disponibili.

Perché si sviluppa la sindrome della crocerossina?
Questo comportamento può derivare da una serie di fattori psicologici, tra cui l'ansia da abbandono, la bassa autostima o la necessità di sentirsi indispensabili.
Ad esempio, esperienze pregresse di natura traumatica possono portare una persona a sviluppare un bisogno di prendersi cura degli altri come meccanismo di difesa. Può svilupparsi uno schema di pensiero del tipo "se ti aiuto divento indispensabile per te, e se sono indispensabile non mi abbandonerai mai". Inoltre, la bassa autostima può spingere una persona a cercare gratificazione e riconoscimento attraverso il ruolo di "salvatore" degli altri. Alcuni individui possono anche sviluppare questa sindrome come risultato di modelli familiari disfunzionali, in cui il prendersi cura degli altri è stato enfatizzato in modo eccessivo o distorto.
Possibili effetti collaterali
Sebbene il desiderio di aiutare gli altri sia un tratto socialmente riconosciuto come positivo, la sindrome della Crocerossina può avere effetti negativi sulla persona stessa. Il costante impegno nel prendersi cura degli altri può portare a sentirsi emotivamente prosciugati, a un senso di frustrazione e a mettere da parte i propri bisogni e le proprie priorità. Inoltre, il comportamento di aiuto eccessivo può creare dipendenza e impedire agli altri di sviluppare le proprie capacità di affrontare le sfide e risolvere i problemi.
Sindrome della crocerossina e narcisismo
Sebbene la sindrome della Crocerossina venga comunemente associata ad aspetti di altruismo e generosità, non sempre questo è vero. In alcuni casi, l'aspettativa o l'intenzione di salvare le persone da se stesse possono configurarsi come una pretesa narcisistica. Un individuo che pretende di salvare gli altri da se stessi, e si auto-investe di questo ruolo, può avere un'immagine di sé come superiore o più "illuminato" rispetto agli altri, credendo di avere la soluzione per i loro problemi, o la ricetta segreta per "aggiustarli". Nella maggior parte dei casi, le persone non sono consapevoli dei propri tratti narcisistici, che possono esprimersi anche in forme dissimulate.
Quando i comportamenti di aiuto eccessivo sottendono un tratto narcisistico, possono derivare da un bisogno di gratificazione personale, di sentirsi indispensabili o di avere un senso di potere e controllo sugli altri. Ad esempio, può derivare da un bisogno di autoaffermazione e di sentirsi valorizzati attraverso il ruolo di "salvatore". Inoltre, può esserci una mancanza di fiducia nelle capacità degli altri di prendersi cura di sé stessi o di risolvere i propri problemi.

Questo atteggiamento può avere effetti negativi sulle relazioni interpersonali, creando una dinamica di dipendenza e di sottomissione, in cui un individuo assume un ruolo di controllo e di superiorità rispetto all'altro. Ciò può ostacolare l'autonomia e alla creazione di una reciprocità autentica e funzionale.
Strategie per affrontare la sindrome della Crocerossina
Per affrontare la sindrome della Crocerossina, è importante sviluppare una consapevolezza di sé e delle proprie motivazioni. Sicuramente è utile esplorare le proprie esperienze passate e i modelli familiari per comprendere meglio le radici del proprio bisogno di approcciarsi al prossimo replicando un modello di aiuto e soccorso. Una volta messi a fuoco gli effetti svantaggiosi di questo modo di entrare in relazione, è possibile che però le altre persone si siano abituate a stare in una relazione impari, e che quindi si aspettino sempre un attegiamento di totale disponibilità e aiuto. In questi casi è importante lavorare sulla creazione di giusti confini, come dire di no senza sentirsi in colpa.
Rivolgersi a un professionista della salute mentale può essere utile per esplorare le dinamiche sottostanti e sviluppare strategie per affrontare la sindrome della Crocerossina. -
Conclusioni
La sindrome della Crocerossina può essere un comportamento di aiuto eccessivo che può avere effetti negativi sulla persona stessa e sulle relazioni interpersonali. A volte le persone con questa modalità relazionale si sentono investite di un ruolo salvifico nei confronti degli altri, e questo può dipendere da tratti narcisistici più o meno consapevoli.
Comprendere le cause sottostanti e sviluppare strategie per affrontare questa modalità relazionale è fondamentale per promuovere un equilibrio sano tra il prendersi cura degli altri e il prendersi cura di sé stessi. Lavorare sull'autostima e la consapevolezza emotiva, imparare a stabilire confini sani e cercare supporto professionale possono essere passi importanti verso il superamento di queste dinamiche relazionali disfunzionali e il raggiungimento di un benessere psicologico duraturo.
Dott.ssa Serena Tomassetti
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