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Dott.ssa SerenaTomassetti

FOMO: la paura di essere tagliati fuori

La paura di perdersi qualcosa (Fear of Missing Out, FOMO) è un fenomeno psicologico che interessa molte persone negli ultimi anni, soprattutto adolescenti. Ma quali sono le sue cause? Quali gli effetti che ne derivano e le strategie per affrontarla in modo sano e costruttivo?



Paura di perdersi che cosa?

La FOMO è uno stato psicologico caratterizzato da ansia o preoccupazione di essere esclusi da eventi sociali o esperienze significative che gli altri stanno vivendo. Gli adolescenti, in particolare, possono sperimentare la FOMO a causa del vasto utilizzo dei social network, che mostrano costantemente le attività e le esperienze degli altri. Per un ragazzo, essere in casa o a cena con i parenti mentre sul feed appaiono post e stories di coetanei che si divertono in discoteca o che sono usciti senza invitarlo può essere un'esperienza profondamente disturbante. La FOMO infatti può manifestarsi come una sensazione di inadeguatezza, di essere tagliati fuori o di perdere opportunità importanti. Alcune persone esprimono il timore che, mentre loro non ci sono, gli altri "vadano avanti" senza di loro: immaginano che facciano esperienze speciali che li uniscono, approfondiscono i loro legami, creano più confidenza, lasciando loro in qualche modo un passo indietro, creando un gap impossibile da colmare.


Perché la FOMO riguarda soprattutto gli adolescenti?

Sebbene per tutti sia importante sentirsi parte di qualcosa, l'adolescenza è la fase di vita in cui si sperimenta un bisogno più profondo di appartenenza e di accettazione. Sentire di essere parte di un gruppo, di essere approvati, di venire coinvolti nelle iniziative sociali è un'esigenza centrale durante l'adolescenza. Il bisogno di essere in relazione spesso assume la forma di un impulso costante a restare sempre "connessi" alle attività degli altri, sebbene spesso questa connessione sia a livelli molto superficiali, attraverso i media. La pressione sociale e il confronto costante con gli altri attraverso i social network possono accentuare le emozioni connesse alla FOMO. Questi aspetti risultano ancor più drammatici negli adolescenti che hanno un'autostima più fragile o una profonda paura di essere giudicati. Fattori come bassa autostima e il timore del giudizio altrui, infatti, fanno apparire catastrofico lo scenario in cui ci si perde un evento a cui vanno tutti, si tende a sovrastimare le conseguenze sociali negative e le probabilità che la propria assenza venga notata.


Effetti della FOMO sugli adolescenti:

La FOMO può avere effetti negativi sulla salute mentale e sul benessere degli adolescenti. Può causare ansia, depressione, bassa autostima e ritiro sociale. Quest'ultimo potrebbe apparire come un effetto paradossale: ciò che avviene è che l'adolescente, dopo aver mancato la partecipazione a un'occasione sociale, si senta "lasciato indietro" o non al passo con gli altri, arrivando a sperimentare un forte senso di inadeguatezza e uno stato di ansia all'idea di esporsi di nuovo al gruppo dopo essersi perso alcune esperienze condivise, ritenute indispensabili per essere al pari con gli altri. Questo può spingere, paradossalmente, a evitare le occasioni successive di socialità, per sfuggire al confronto con gli altri, i quali potrebbero scambiarsi battute sull'uscita precedente, o parlare di persone appena conosciute, alimentando il senso di esclusione di chi non c'era.

Inoltre, la FOMO può influenzare negativamente la qualità del sonno e l'equilibrio tra vita online e offline: si tende infatti a controllare compulsivamente le attività degli altri sui social per rimanere aggiornati, almeno virtualmente attraverso ciò che pubblicano, o per ottenere in parte l'illusione di non essersi persi nulla di significativo. Un altro effetto molto comune è quello di sentirsi pressati a partecipare a eventi o attività non per un autentico interesse personale, ma solo per evitare la sensazione di perdere qualcosa.


Strategie per gestire la FOMO:

Affrontare la FOMO in modo sano e costruttivo è possibile, facendo attenzione ad alcuni aspetti importanti:

- Consapevolezza: è fondamentale tenere a mente che ciò che appare sui social media non rappresenta sempre la realtà completa. Le persone tendono a mostrare solo i momenti migliori delle loro vite, a enfatizzare una parte delle esperienze vissute a scapito di altre, creando una percezione distorta della realtà e dando di sé l'immagine desiderata.

- Usare i social media con saggezza: è difficile gestire il timore di essere tagliati fuori se si trascorrono molte ore a controllare l'attività online degli altri. Impostare dei limiti di tempo per l'uso dei social media permette di assumere una sana distanza dalle vite degli altri, o da ciò che ne mostrano, e di dedicare più tempo ad attività offline significative.

- Mettere a fuoco le priorità: anziché cercare di partecipare a tutto occore chiedersi quali sono effettivamente gli eventi che non vogliamo perderci, riflettere su quali motivi ci spingono ad accettare o meno un invito. Occorre farsi guidare dai propri valori e dalle proprie preferenze per scoprire cosa è davvero significativo per ciascuno di noi: trovare attività che ci appassionano e che ci fanno sentire realizzati può ridurre la sensazione di perdere qualcosa.

- Investire su relazioni significative: costruire relazioni significative nella vita reale è un buon antidoto per contenere gli effetti della FOMO. Avere amicizie stabili e profonde, connessioni autentiche con altri che ci conoscono davvero può ridurre la sensazione di essere esclusi: sappiamo che quella persona rimarrà anche se ci perdiamo qualche evento.


Non solo FOMO

Di recente è stato concettualizzato un fenomeno opposto alla FOMO: alcune persone tendono a sperimentare gioia o felicità nel perdersi un evento, in favore della scelta di trascorrere il tempo "staccando" completamente dalle situazioni di socialità.


La cosiddetta JOMO (joy of missing out) caratterizza dunque quelle persone che prediligono una serata tranquilla a casa rispetto a una festa con gli amici. Specialmente dopo la diffusione del Covid nel 2020 e i vari lockdown, sembrerebbe che questa filosofia sia sempre meno rara da riscontrare.



Alcune persone, invece, tendono a sentire sollievo nell'evitare di ascoltare le notizie e gli aggiornamenti legati all'attualità. La cosiddetta ROMO (relief of missing out) è frutto del costante bombardamento di informazioni preoccupanti sul contesto politico, sociale e sanitario del periodo storico che stiamo vivendo. Guerre, pandemie, criminalità, conflitti sociali e cambiamenti climatici possono evocare stati d'ansia profonda, angoscia o rabbia. Ci si può sentire impotenti di fronte ai grandi problemi del pianeta e sperimentare un senso di incertezza o di perdita di controllo. Alcuni individui scelgono di evitare selettivamente questo genere di notizie nel tentativo di fuggire dalle emozioni che evocano.


Conclusioni:

La FOMO è un fenomeno psicologico che può interessare persone di ogni età, principalmente gli adolescenti, e che può avere effetti negativi sulla salute mentale, provocando stati di ansia, rabbia o oscillazioni dell'umore. Esistono delle strategie utili per affrontarla in modo sano: usare consapevolmente i social media, concentrarsi sulle passioni personali e costruire relazioni significative sono passi importanti per gestire il timore di essere tagliati fuori dalla rete sociale. Tuttavia è bene chiedere aiuto a un terapeuta quando la sofferenza e lo stress causati dalla FOMO arrivano a compromettere l'autostima e le relazioni interpersonali.


Dott.ssa Serena Tomassetti

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