10 Strategie per supportare il benessere del tuo team sul posto di lavoro
- Dott.ssa SerenaTomassetti
- 22 feb 2021
- Tempo di lettura: 9 min
Il benessere sul luogo di lavoro non riguarda solo la sicurezza, ma anche la serenità emotiva e psicologica delle persone coinvolte. Come favorire il benessere del tuo team, e di conseguenza anche l'efficienza dei tuoi collaboratori?

Il luogo di lavoro, che sia un ufficio, un’azienda o uno studio associato, può spesso rivelarsi una fonte di stress e di pressioni costanti. Quando sei in cima alla gerarchia, non hai reti di sicurezza: fai ciò che puoi per fare in modo che le cose funzionino, che i rapporti di lavoro siano fluidi e che i clienti siano soddisfatti. Dedichi molto del tuo tempo e delle tue energie per guidare l’azienda con senso di responsabilità e per dare sicurezza ai tuoi dipendenti.
A lungo termine questo può essere difficile da sostenere. Nei periodi di stress, infatti:
· Puoi trovarti a odiare il tuo lavoro o il tuo ruolo di manager, anche se nel profondo sai che è ciò che ti rende felice;
· Puoi provare insoddisfazione per i risultati raggiunti e dirti “avrei potuto farlo meglio di così”;
· Ti capita di sfogare la frustrazione sui tuoi dipendenti e collaboratori.
Occuparsi solo del lavoro senza dedicare del tempo per sé riduce la produttività e, spesso, compromette l’autostima. Se sei un manager e stai leggendo questo articolo, sai a cosa mi riferisco.
Per queste ragioni, sai anche che è essenziale dare importanza al benessere dei tuoi dipendenti e collaboratori sul luogo di lavoro. Non vorresti mai che anche loro si trovassero a commettere gli stessi errori. Il clima aziendale è importante perché ha un impatto sulle performance lavorative, sulle relazioni tra i colleghi. È importante che loro abbiano le condizioni per rimanere concentrati, orientati e sereni. Il loro benessere infatti è direttamente connesso al loro rendimento sul lavoro. Un management efficace è quello che mette la persona al centro di ogni azione.
Ma come muoversi per favorire il benessere dei tuoi dipendenti? Ecco alcuni esempi pratici di strategie efficaci.
Strategia n. 1: Mettiti al loro stesso livello
Questo punto riguarda la capacità di comunicare con i tuoi collaboratori in un modo che li faccia sentire ascoltati e capiti, condividendo le tue richieste e aspettative in modo chiaro ed empatico.
Se ti accorgi che i tuoi impiegati stanno facendo un buon lavoro, può capitarti di pensare: “Perfetto, non ho niente da aggiungere, se la stanno cavando da soli”. In realtà, ignorare il loro contributo e andare direttamente alle successive richieste rischia di farli sentire insignificanti e non riconosciuti. È necessario, quando si riveste un ruolo di gestione, tenere sempre in considerazione il tipo di personalità che si ha di fronte. Se agisci sfruttando la tua intelligenza emotiva, riesci ad evitare questo tipo di situazioni. Riflettendo, sai quanto conta trovare le parole giuste per motivare i membri del tuo team, uno per uno.
TIP: Scrivi i nomi dei tuoi collaboratori e prenditi un momento per annotare quale tipo di comunicazione può essere più efficace per ciascuno di loro. Se il tuo team è molto numeroso, concentrati sulle persone con cui hai più interazioni. Tieni conto della loro personalità, delle loro inclinazioni e dei loro bisogni.
Strategia n. 2: Controlla i tuoi comportamenti
Devi renderti conto di quanta influenza hai sullo stato d’animo dei tuoi collaboratori. Questo significa monitorare sempre ciò che dici, quando lo dici e soprattutto come lo dici.
Siamo tutti molto impegnati. Così impegnati che quando dobbiamo aggiornare i membri del team rispetto a un cambiamento, mandiamo una mail uguale per tutti e cancelliamo l’incombenza dalla lista delle cose da fare. Ma questo modo di fare può costituire un’arma a doppio taglio. Se vuoi che i tuoi collaboratori siano produttivi al massimo, non c’è niente di peggio che inviargli inutili distrazioni.

Nella fretta di togliersi un pensiero, si rischia di comunicare l’informazione senza i necessari dettagli, senza la possibilità di approfondire e discuterne in team e questo può generare turbamento e lamentele. È importante prendersi il tempo necessario per descrivere i cambiamenti e per scambiarsi aggiornamenti di lavoro, contattare i propri collaboratori individualmente. Questo modo di fare può farli sentire più a loro agio.
TIP: Quando scrivi una mail importante al team, impegnati a creare una bozza e a rileggerla prima di cliccare su “invia”. Inoltre, rispetta i tempi degli altri e stabilisci degli spazi in cui potete parlarne faccia a faccia, non via messaggi o email. Prima di disturbare qualcuno, chiediti se la questione può aspettare invece di interromperli con le tue richieste.
Strategia n. 3: Fai complimenti
Ciò che i dipendenti vogliono di più sul luogo di lavoro è questo: riconoscimento.
In un famoso esperimento sociale, un manager prometteva ai suoi dipendenti una di queste ricompense alla fine della giornata di lavoro: un premio in denaro, una pizza o un complimento da parte del capo. Al termine della giornata, i lavoratori a cui erano stati promessi i complimenti erano quelli con il rendimento migliore.

Anche se non sei una persona incline alle lodi e ai complimenti, manifestare apprezzamento e fare complimenti sinceri e individualizzati ai membri del tuo team porterà da subito un grande impatto sul clima all’interno della squadra. Oltre a lodare i tuoi dipendenti quando fanno un buon lavoro, puoi incoraggiare anche i complimenti reciproci tra di loro, istituire dei momenti in cui tutto il team ringrazia uno della squadra per i risultati ottenuti.
TIP:Quando è stata l’ultima volta che hai ringraziato qualcuno per il suo contributo? Hai riconosciuto il suo impegno quando avete parlato dei risultati davanti agli altri membri del team o davanti ai clienti? Prenditi qualche minuto per creare una lista delle cose per cui dovresti ringraziare il tuo team.
Strategia n. 4: Incoraggia i feedback onesti
Non puoi migliorare il benessere e la felicità dei tuoi collaboratori senza chiedere a loro di cosa hanno bisogno.
Hai mai chiesto direttamente al tuo team dei suggerimenti su come migliorare il clima sul posto di lavoro, su cosa potrebbe favorire la loro produttività?
Spesso i manager hanno paura di chiedere perché temono di ricevere feedback sgradevoli. Ma si tratta di un meccanismo pericoloso. Senza poter parlare liberamente di ciò che rende i lavoratori produttivi, rischi di perdere tempo e risorse, oltre che di ottenere una caduta nei risultati, dato che investi poco emotivamente sul loro lavoro.

Nel rapportarti ai tuoi collaboratori, considera che non c’è una soluzione che va bene per tutti. Alcuni preferiscono buttarsi a capofitto nei progetti. Ad altri piace lavorare in solitaria. Alcuni amano essere molto coinvolti, mentre altri hanno bisogno di più spazio e più tempo per svolgere il proprio lavoro.
TIP: Invece di chiedere feedback sui risultati ottenuti, cerca di creare delle situazioni informali (un caffè, una passeggiata, ecc.) in cui confrontarti con i tuoi collaboratori e chiedere un parere trasparente e sincero su come si stanno trovando, su quali siano le criticità o le proposte per migliorare. L’ideale sarebbe dare la possibilità di fornire feedback anonimi, attraverso una cassetta delle proposte (per chi ama le soluzioni vintage) oppure alcuni siti online come Culture Amp o Officevibe.
Strategia n. 5: Organizza delle iniziative per il benessere del team
Questo punto non riguarda solo il concedere ferie o tempo libero ai membri del team quando ne hanno bisogno. Significa dare priorità al benessere emotivo e psicologico quando sai che un tuo collaboratore lo merita.
Non devi aspettare che vadano in burn-out, se noti che qualcuno ha lavorato sodo e ha bisogno di staccare e di prendersi del tempo per ricaricare le energie, prendi tu l’iniziativa per dargli un a ricompensa o per inserirgli nel calendario dei giorni liberi. Se nella tua azienda è previsto un counseling psicologico, cerca di incoraggiare le richieste di supporto da parte dei tuoi collaboratori. È rassicurante sapere che il datore di lavoro si prende cura e tiene a cuore il benessere psicologico di tutti i membri del team, specialmente durante l’anno difficile che stiamo vivendo.
TIP: Rifletti e scegli cosa puoi “prescrivere” al team per resettarsi e rinfrescare la mente: la salute mentale dovrebbe essere un diritto di tutti, non un privilegio. Ognuno ha esigenze diverse, perciò l’ideale sarebbe dar vita a un brainstorming con tutto il team riguardo ciò che sarebbe più importante e significativo. L’aspetto essenziale è riconoscere sempre i confini tra il ruolo nell’azienda e la vita privata, evitando di avanzare pretese che spingano i membri del team a sacrificare troppe parti di sé al servizio dell’azienda.
Strategia n. 6: Sii un modello
Ricorda che i tuoi collaboratori ti prendono come punto di riferimento e come guida.
Le iniziative per il benessere psicologico sono inutili se tu non partecipi. Non puoi richiedere al team di prendersi cura di sé, se tu lavori anche nel weekend, magari mandandogli mail di aggiornamento. Loro si sentiranno in dovere di rispondere per non passare da scansafatiche. Questo può sembrarti lodevole, ma influenza negativamente il loro benessere e, di conseguenza, la loro produttività. Il tuo ruolo di guida dovrebbe riguardare anche la capacità di gestire le criticità. Se un tuo collaboratore rileva un problema, deve poter far riferimento a te per discutere insieme delle possibili strategie di soluzione. Non vorresti mai che si trovasse a ignorare le criticità per il timore di essere bacchettato o svilito perché sta portando a galla una criticità.
TIP: Ricorda che i tuoi collaboratori hanno bisogno di te come guida e come team leader, nel momento di difficoltà cerca di mostrarti fermo e calmo e di favorire un processo di ricerca di soluzioni. Questo permetterà alla tua squadra di vederti come un manager affidabile e di sentire un maggiore senso di appartenenza, alleanza e motivazione a collaborare.
Strategia n. 7: Incoraggia i rapporti interni al team
Un team in cui i rapporti interni sono piatti, conflittuali o inesistenti, difficilmente produrrà buoni risultati. Le relazioni sociali sono un aspetto imprescindibile per l’essere umano sia nella vita privata sia sul posto di lavoro. Alcuni dipendenti possono sentirsi a loro agio mantenendo rapporti formali e cordiali, mentre altri riescono a dare il meglio se si sentono circondati da persone amiche oltre che da colleghi. In ogni caso, se i tuoi collaboratori sanno di poter contare gli uni sugli altri, sarà un punto di forza per tutta l’azienda, ma spetta a te incentivare i rapporti interpersonali, creando continue occasioni di confronto e favorendo la collaborazione.
TIP: Evita di mettere in cattiva luce un membro del team per un errore fatto in buona fede. Gli errori fanno parte dell’attività lavorativa, e vanno accettati e affrontati individualmente. Discutere davanti a tutto il team dell’errore commesso rischia di mortificare la persona che ha sbagliato e di deteriorare i rapporti tra i dipendenti. Cerca invece di incentivare i lavori di squadra e il confronto reciproco.
Strategia n. 8: Fornisci opportunità di formazione
Un manager efficace deve poter creare occasioni di scambio e di formazione al proprio team. Dopo tanti anni nello stesso posto di lavoro, è possibile che la motivazione personale si appiattisca e che la ripetitività e la noia abbiano il sopravvento. Oltre che far crescere la professionalità del team, stimolare l’acquisizione di nuove conoscenze permette ai tuoi collaboratori di essere più motivati e orientati, e di ricordarsi tutti i buoni motivi per cui hanno scelto quel tipo di lavoro.
TIP: Organizza delle giornate di formazione, tenendo in considerazione le esigenze dell’azienda ma anche le richieste del team. Puoi chiedere ai tuoi collaboratori di proporre dei temi da approfondire, e coinvolgere personale qualificato per trattare l’argomento selezionato con democratica votazione. Gli incontri di formazione dovrebbero essere per il team un’occasione piacevole e utile ad ampliare il proprio repertorio di competenze, perciò è essenziale coinvolgere tutti nella scelta dei temi da approfondire.
Strategia n. 9: Fornisci opportunità di carriera
La motivazione può essere stimolata anche assegnando delle ricompense e dei privilegi in base all’impegno profuso e ai risultati ottenuti dai membri del team. Deve essere chiaro a ogni collaboratore che il proprio lavoro viene visto e riconosciuto, non solo a livello verbale ma anche nella pratica. Non c’è niente di peggio che lavorare con il pensiero che non fa alcuna differenza il tipo di investimento dedicato, in termini di tempo, impegno ed energie. Una persona che ha lavorato per te efficacemente e in modo affidabile per anni, non può ricevere lo stesso trattamento dell'ultimo arrivato. Nella tua azienda, quali sono i motivi per cui vale la pena dare il meglio di sé?

TIP: Chiarisci al tuo team a quali obiettivi puntare, fornendo informazioni specifiche sul tipo di opportunità a disposizione per chi ottiene i risultati migliori. Puoi assegnare dei bonus economici, dei privilegi in termini di orari o flessibilità, oppure proporre un ruolo di maggiore rilievo, prestigio e responsabilità.
Strategia n. 10: Controlla le tue emozioni
Ricoprire un ruolo di gestione comporta molte responsabilità, e di conseguenza un grande carico di stress. Quando le cose non vanno per il verso giusto, è possibile che tu ti senta sopraffatto da emozioni spiacevoli, come rabbia, frustrazione o insoddisfazione. A volte queste emozioni possono apparire senza controllo, e rischiano di manifestarsi in modo disfunzionale con il tuo team. Ricorda tuttavia che il tuo atteggiamento può avere una fortissima influenza sui tuoi collaboratori, perciò è essenziale che tu riesca a regolare le tue emozioni senza riversarle in modo impulsivo su chi ti vede come punto di riferimento.

TIP: se ti accorgi di essere preda di emozioni intense, per una scadenza incombente o per l'operato del tuo team non in linea con le tue aspettative, prenditi un momento per "raffreddare i motori" e pianificare il tuo intervento. Non sarà certo utile all'azienda investire i tuoi collaboratori con critiche aggressive o svalutazioni. Può essere utile distanziarti fisicamente dal resto del team, o creare uno spazio con un supervisor per sfogare le tue emozioni e recuperare il controllo, prima di affrontare la questione. Puoi anche mettere per iscritto i punti che vuoi affrontare e poi ragionare sulla strategia migliore per condividerli con il team, senza che gli altri si sentano mortificati o aggrediti.
Conclusioni
Nel periodo di crisi mondiale che stiamo attraversando, è innegabile che sia molto stressante per i manager lavorare per assicurare la massima performance del team. Tuttavia, il benessere psicologico ed emotivo dei dipendenti è comunque di vitale importanza per il corretto funzionamento sul posto di lavoro.
Lavoratori che vengono messi in condizione di conservare il proprio benessere psicofisico saranno lavoratori che rendono di più, e questo favorisce il bene dell’azienda. La chiave è mantenere l’equilibrio giusto, e questo deve partire dall’alto per creare un effetto a cascata su tutto il tuo team.
Dott.ssa Serena Tomassetti
Comments